La Chiesa cattolica e la Gestapo. Mons. Leopold Prečan, arcivescovo di Olomouc.

Questo articolo rappresenta un piccolo contributo al vasto tema della posizione della Chiesa cattolica durante la seconda guerra mondiale e l’occupazione tedesca delle Terre ceche, concentrandosi sulla Gestapo. La recente storiografia si concentra sulla delicataposizione della Chiesa cattolica, che spesso viene giudicata come un confine tenue fra la collaborazione e la resistenza. Anche nel caso dell’arcivescovo di Olomouc, Leopold Prečan, possiamo notare questo problema. Mentre negli ultimi decenni c’era la tendenza d’inclinare alla valutazione negativa, oggi la ricerca delle varie fonti archivistiche ci mostra la complessità del suo espiscopato ci permette a capire la situazione ambigua in cui si trovava l’altra gerarchia ecclesisticanel questo periodo. Rispetto alla complessità del personaggio e del suo ufficio pastorale, si tratta solo di uno dei temi dell’episcopato di Leopold Prečandurante gli anni Quaranta, la caratteristica completa sarà elaborata in uno studio futuro.The German occupation of the Czech lands and the formation of the Protectorate of Bohemia and Moravia (1939–1945) posed the subordination of all structures of the society on the occupied territory to the Third Reich. Many organizations were abolished or were transformed into the part of the Nazi administration at least. In case of the Catholic Church was about the established organization which was allowed to carry out its activities, but only under supervision of state. The position of ecclesiastics was rather problematic, especially of bishops and archbishops. The Czech Church in the age of the Protectorate was headed by Mons. Leopold Prečan (1866–1947), the Archbishop of Olomouc (Moravia), who was highly regarded personality as far back as the period of the First Czechoslovak Republic (1918–1938). As a high–ranking official was obliged to be in communication with German authorities, including the Gestapo, which monitored his support of the resistance movements. However, these contacts of Archbishop Prečan with the Gestapo provided the basis for the subsequent accusations of his putative collaboration with the Nazis