Un approccio sostenibile alla riqualificazione del patrimonio di edilizia pubblica residenziale. Analisi energetica sperimentale e numerica ed analisi architettonica // A sustainable approach towards the energy retrofit of the public housing building stock, in field and numerical energy and architectural analysis

Nel panorama attuale, la riqualificazione energetica del patrimonio costruito è di fondamentale importanza per ridurre i consumi e le emissioni che provengono dal settore delle costruzioni. Questi interventi inoltre sono di primaria importanza anche per aumentare la resilienza delle città nei confronti dei fenomeni climatici estremi, sempre più frequenti, quali le ondate di freddo (cold spells) e quelle di calore. Ciò è di particolare rilievo in quanto buona parte del costruito delle nostre città è datato e carente dal punto di vista prestazionale. Queste motivazioni spingono gli autori a considerare un approccio sostenibile alla realtà urbana non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico, proponendo la riqualificazione dell’Edilizia Residenziale Pubblica per migliorarne la prestazione energetica, analizzando l’efficacia dell’impego di materiali isolanti provenienti da scarti e sottoprodotti dell’agricoltura a km0. Lo studio proposto è condotto mediante indagini sul campo e analisi numeriche della prestazione energetica di un edificio scelto come caso di studio, con e senza l’applicazione sull’involucro murario di diverse soluzioni (per materiali e stratigrafia) che utilizzano materiali naturali di scarto riciclati. La ricerca è portata avanti mediante indagini sul campo, in un edificio esistente (complesso residenziale romano di Val Melaina, costruito dall’ICP a inizio Novecento), esemplificativo di una certa parte del patrimonio suddetto. I risultati numerici della modellazione, validata, dimostrano come le più performanti soluzioni proposte per l’involucro opaco siano in grado di ridurre del 27% in consumo annuale di energia per il riscaldamento, mentre, agendo contemporaneamente sia sull’involucro opaco che su quello trasparente, lo stesso consumo è stato ridotto del 38%