Questo volume, prima ancora che stagliarsi in un ampio progetto politico o in una specifica linea di programmazione economica, chiama in causa la necessita di un nuovo umanesimo, cioè della ridefinizione del tessuto sociale secondo prospettive di solidarietà, inclusione, mutuo-aiuto e dignità, rifiutando la logica della competizione globale, tradotta – nelle relazioni microsociali – in una guerra tra poveri e in un nuovo Leviatano, nel quale l’opzione della delega in bianco all’“uomo forte” di turno rappresenta qualcosa di già visto, già vissuto, già sofferto, ma evidentemente non ancora esorcizzato. Anche noi crediamo che sia possibile “rivalutare il maiale”, apprezzandone la terrosità come se fosse un richiamo alla nostra identità, alla c...