Il ruolo della corioamniosite nello sviluppo della minaccia di parto pretermine

L’ Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) definisce “pretermine” un parto che avviene prima delle 37 settimane di gestazione o a meno di 259 giorni a partire dalla data dell'ultima mestruazione. È una determinante importante della mortalità e della morbilità neonatale e, nel tempo, può avere delle ripercussioni sulla salute del nuovo nato lungo l’arco di tutta la vita. L'incidenza globale delle nascite pretermine è di circa 15 milioni all'anno; i tassi variano a seconda delle regioni e dei paesi, ma la percentuale è dell’11% circa a livello mondiale. La prematurità è la principale causa di morte neonatale e la seconda causa di morte, dopo la polmonite, nei bambini di età inferiore ai 5 anni: ogni anno, circa 1,1 milione di neonati muoiono per complicanze in seguito alla nascita pretermine. Nel nostro lavoro, discuteremo in primo luogo le questioni generali eziopatogenetiche del parto pretermine, i fattori di rischio, le condizioni socio-ambientali dell’insorgenza della fenomenologia, i quadri concettuali delle ipotesi esplicative prevalenti, i trattamenti di prevenzione del parto e delle conseguenze negative sul neonato e le implicazioni a breve termine sul neonato. La seconda parte del lavoro contempla uno studio empirico di tipo retrospettivo su un campione di donne che hanno partorito prematuramente selezionato dall’archivio del reparto dell’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia 1 dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana. Vedremo come nello studio compiuto emerga in maniera evidente e pertanto istruttiva per gli interventi di prevenzione di cui abbiamo detto la corioamniosite, ossia uno stato infettivo/infiammatorio della placenta sul quale portare l’attenzione diagnostica e terapeutica preliminare. Su queste basi, lo studio effettuato permette anche di ipotizzare e talora di verificare le conseguenze sullo stato di salute del bambino nel breve periodo