Architettura e ingegneria come professioni

Il problema del rapporto architetto/ingegnere è al centro del dibattito contemporaneo sulla trasformazione dello spazio fisico. Il motivo per il quale queste due professioni vengono messe in relazione consiste innanzi tutto nel fatto che si occupando del medesimo oggetto, e nell'esistenza attestada nella storia recente di un rapporto di rivalità, concorrenza, ma anche interesse reciproco. Tale questione, tuttavia, riguarda anche il modo di considerare l'atto di costruire e l'architettura: nello stesso tempo arte - e persino arte maggiore secondo alcuni - e tecnica, coinvolta in un processo economico pesante e una domanda sociale forte. Esistono poi altre polarità molto differenti che si sommano a questa dualità sentimento/ragione, disegno/calcolo, professione liberale/lavoro dipendente, progetro/realizzazione, etc... Si capisce dunque come l'esame del rapporto fra queste due professioni apra un vasto campo di interrogativi.Dal punto di vista semantico, i termini 'architetto' e 'ingegnere' indicano due attività e pertanto due professioni diverse. Risulta quindi complesso decifrare il rapporto che esse intrattengono, poiché ricopre nello stesso rempo comportamenti e organizzazioni propri di ogni campo professionale, così come il modo in cui ogni professione considera l'altra. Tale considerazione cerca di definire dei limiti che circoscrivono l'attività dell'altra professione, ma testimonia anche le aspirazioni ad oltrepassare l'orizzonte proprio di ogni mestiere.Si rende quindi necessario tener conto simultaneamente di due dimensioni nello studio del rapporto fra le due professioni: la genealogia di quanto ne fonda la specificità e di quanto ne definisce i contorni, e la critica del discorso reciproco sull'altra professione, che cerca contemporaneamente l'esclusione e l'appropriazione.Svolgere jl filo della storia permette di cogliere la formazione nel tempo degli atteggiamenti reciproci e mette in luce dei momenti salienti nel rapporto architetto/ingegnere che ancora oggi sono alla base dei comportamenti di ciascuno. Si osservi inoltre che richiamare alla mente il rapporto fra le due professioni non è un processo simmetrico. Così, è innanzi tutto la questione dell'ingegneria che si pone implicitamente, e non quella dell'architettura, data per acquisita. Probabilmente il fatto che siano gli architetti a sentirsi i primi interessati non è estraneo a questo slittamento, rivelatore di quell'interrogarsi sul senso che preoccupa più gli architetti che gli ingegneri