That Justice Be Done: Society and Accountability for Nazi and War Crimes in Europe, 1940s–1980s

none3siQuesto libro offre un nuovo approccio ai processi contro persone accusate di crimini commessi in Europa durante l'ascesa della Germania di Hitler e la seconda guerra mondiale (1933-1945). Sfida le nozioni esistenti di processi spettacolo concentrandosi sulle reazioni sociali e le richieste di giustizia. Si instaura un dialogo tra le forme di giustizia molto varie impiegate durante il periodo della guerra fredda: giustizia eccezionale; tribunali sociali comunitari; giustizia penale; giustizia politica; giustizia civile nella revoca della cittadinanza. La prospettiva risolutamente focalizzata sui protagonisti dal 'basso' ha richiesto una combinazione di fonti precedentemente sotto-sfruttate di varia origine, dal livello locale a quello internazionale, e provenienti da diverse culture giudiziarie e politiche: Germania Est e Ovest, Polonia, Bulgaria, Ungheria, URSS, USA Per la prima volta, questi capitoli scoprono le aspettative sociali che circolano intorno alla responsabilità, le motivazioni sottostanti e le forme di mobilitazione da parte di individui e gruppi - sopravvissuti, testimoni, passanti, colpevoli, parenti, esperti - che si sono trovati coinvolti nei processi. Gli autori esplorano anche le competenze dei professionisti dei media e degli attivisti, dal punto di vista del loro know-how per dare forma alle rappresentazioni della giustizia. In questo modo, il 'cause lawyering' e le reti di advocacy coesistono con modi più discreti di appropriarsi delle questioni legali. Il libro mette in evidenza le interazioni tra cittadini e autorità, rivelando la molteplicità delle posizioni all'interno e all'esterno dell'apparato statale che gli attori talvolta occupavano simultaneamente. In altri termini, il libro scandaglia il fenomeno della co-produzione della giustizia tracciando i contributi degli attori sociali nelle varie fasi di un processo pubblico, dall'indagine alla copertura mediatica, compreso il momento in cui la giustizia viene consegnata. Al di là dell'impatto degli attori sociali sulla sfera giuridica, il libro studia le connessioni (spesso trascurate) tra la conoscenza dei crimini nata in fase investigativa o processuale e le sue espressioni canalizzate in ambito giornalistico, scientifico e memoriale.This book offers a new approach to the trials against persons accused of crimes committed in Europe during the ascendancy of Hitler's Germany and the Second World War (1933-1945). It challenges existing notions of show trials by focusing on social reactions and demands for justice. It forges a dialogue among highly varied forms of justice employed during the Cold War period: exceptional justice; communitarian social courts; criminal justice; political justice; civil justice in citizenship revocation. The perspective resolutely focused on the protagonists from ‘below’ has required a combination of previously underexploited sources of various origins, from the local to the international level, and originating in different judicial and political cultures: East and West Germany, Poland,Bulgaria, Hungary, USSR, USA For the first time, these chapters uncover the social expectations circulating around accountability, underlying motivations, and forms of mobilization on the part of individuals and groups—survivors, witnesses, bystanders, perpetrators, relatives, experts, who found themselves involved in the trials. The authors also explore the expertise of media professionals and activists, from the point of view of their know-how to shape representations of justice. In this manner, the ‘cause lawyering’ and advocacy networks coexist with more discreet ways of appropriating legal issues. The book highlights interactions between citizens and authorities, revealing the multiplicity of positions within and outside the State apparatus that actors sometimes occupied simultaneously. In other terms, the book plumbs the phenomenon of the co-production of justice by tracing the contributions of social actors at various stages of a public trial, from investigation to media coverage, including the moment that justice is handed down. Beyond the impact of social actors on the legal sphere, the book studies connections (often neglected) between knowledge of crimes that originated in investigative or trial phase and its channeled expressions in journalistic, scientific and memorial fields.noneVanessa Voisin, Eric Le Bourhis, Irina TchernevaVanessa Voisin, Eric Le Bourhis, Irina Tchernev