Jean-Luc Nancy è intervenuto diverse volte nel dibattito innescato dalla crisi pandemica cercando di proporre una lettura produttiva di questo evento. Non si tratta di “capitalizzare” questa tragedia; al contrario, la chance che tale esperienza ci consente è proprio quella di smontare la logica del calcolo e dell’accumulo che, avendo implementato l’ideologia del progresso illimitato, ha saturato il mondo fino a renderlo invivibile. Avendo messo in panne la megamacchina tecno-economica, il virus ci consente di riappropriarci della nostra esistenza. Questa riappropriazione passa, però, per una eteronomia, ovvero per un rapporto a ciò che, in noi, resta inappropriabile, non commensurabile, estraneità radicale. Il saggio prova a mostrare i trat...