Ricostruire Aleppo. Una questione di riscrittura.

The increasing political and economic instability in the Middle East region has caused an emergency condition that directly affects the architectural heritage of cities, so much to speak, in some cases such as Aleppo, of urbicide, or deliberate destruction of the city of man. This raises again some reflections on the role of the discipline of architecture in the process of reconstruction, that is, on what are the limits, the criteria, and the instruments able to operate critically in these contexts. The current state of the city of Aleppo thus offers the opportunity for an investigation aimed at establishing an admissible framework of operational strategies to preserve the identity of places, conveying the elements that have characterized the urban phenomenon over time.La sempre maggiore instabilità politica ed economica nella regione mediorientale ha generato una situazione emergenziale che investe direttamente il patrimonio architettonico delle città, tanto da parlare, in alcuni casi come quello di Aleppo, di urbicidio, ovvero di una deliberata distruzione della città dell’uomo. Questo solleva nuovamente delle riflessioni sul ruolo della disciplina dell’architettura nel processo di ricostruzione, e cioè su quali siano i limiti, i criteri, e gli strumenti in grado di operare criticamente in questi contesti. Le attuali condizioni della città di Aleppo offrono così l’occasione per un’indagine volta a stabilire un quadro ammissibile di strategie operative con cui preservare l’identità dei luoghi, con l’obiettivo di tramandare attivamente gli elementi che hanno caratterizzato nel tempo il fenomeno urbano