Il ruolo degli intellettuali nella creazione sia dell’Italia come nazione che dello stato fascista è una questione ricorrente nella storiografia italiana. Un aspetto che merita ulteriore attenzione è il modo in cui gli intellettuali siano stati coinvolti nel propagare la cultura italiana all’estero. È possibile sostenere che la Società Dante Alighieri, ovvero la più importante organizzazione per diffondere la cultura italiana oltre i confini, operasse come un circolo intellettuale? Cambia la funzione di questi intellettuali durante il regime mussoliniano? Questo articolo prende in esame il caso illustrativo del comitato della Dante a Varsavia dal 1924 al 1935, in un paese paragonabilmente prodotto dal nazionalismo romantico dell’Ottocento c...