Un ammiratore di Dante nel XVIII secolo, Agostino Paradisi il Giovane

This paper focuses on an important 18th Century admirer of Dante Alighieri, Agostino Paradisi the Younger. In 1758, at only twenty-two years of age, Paradisi published an inspired ode in defense of the Comedy so to highlight Dante’s ability to write in a masterly way regarding the divine mysteries, to investigate the depth of the human soul and to draw memorable images. Paradisi composed his poem, entitled Contra the Author of the Pseudo-Virgilian Letters to Lord Canon Ritorni, in reaction to the anonymous publication of the Ten Letters of Virgil (1757) by Saverio Bettinelli. The latter criticized, in these epistles, the Italian poetic tradition and above all the Comedy, a work he accused of obscurity, extravagance, deformity, and tediousness. For the rest of his life Paradisi would continue to praise Dante. This article ends with the full text of the apologetic ode written by Paradisi.Questo scritto si sofferma su un importante estimatore di Dante Alighieri nel XVIII secolo, Agostino Paradisi il Giovane. Nel 1758, quando aveva appena ventidue anni, Paradisi pubblicò un’ispirata ode in difesa della Commedia per porre in risalto la capacità dantesca di parlare magistralmente dei misteri divini, di scrutare in profondità l’anima umana e di tratteggiare immagini memorabili. Paradisi compose il suo poemetto, dal titolo Contra l’Autore delle Lettere Pseudo-Virgiliane al Signor Canonico Ritorni, in reazione all’uscita delle Dieci lettere di Publio Virgilio Marone (1757), pubblicate anonime da Saverio Bettinelli, che in queste epistole criticò la tradizione poetica italiana e soprattutto la Commedia, un’opera che egli accusò di oscurità, stravaganza, deformità e tediosità. Per il resto della sua vita, Paradisi continuò a lodare Dante. Questo articolo termina con il testo integrale dell’ode apologetica scritta da Paradisi