Ripensare il sociale attraverso le nuove forme di associazione di consumo .

La crisi attuale, che sembra essere arrivata ad un vicolo cieco, in realtà sta aprendo a nuove possibilità di organizzazione territoriale caratterizzate dall'iniziativa del singolo individuo o comunque determinate dalla libera volontà di gruppi di cittadini determinati a dare un nuovo senso al "vivere sociale". Già Donati da qualche anno ha iniziato a parlare di "privato sociale" intendendo quello spazio non più residuale o strumentale rispetto a Stato e Mercato, quanto piuttosto un nuovo spazio nel quale si creano una altrettanto nuova forma di cultura e di etica non più volte solamente al profitto e al guadagno individualistico tipico dell'era del consumismo, ma nuove forme di solidarietà e di collaborazione (solidarietà di prossimità). In questa cornice sociale - di crisi dei vecchi modelli socio-economici e di nuove emergenze di etiche solidali e di cooperazione - sono di notevole interesse le associazioni libere che si creano con lo scopo di dar voce ai singoli cittadini in merito a nuove forme di sviluppo economico ma anche culturale. Tra questi emergono i Gruppi di Acquisto Solidale come anche i Bilancisti (riuniti dal movimenti dei Bilanci di Giustizia). Tali associazioni si caratterizzano per essere spazi sociali nei quali il punto centrale è quello dell'incoraggiamento vicendevole nel tentativo di rispondere alla crisi determinata dal sistema capitalistico attraverso nuove soluzioni che partano dal cambiamento della vita quotidiana di ognuno di noi. Il punto di partenza è chiaramente l'ambito dei consumi. Promuovere nuovi stili di vita attraverso una forma di responsabilità non solo economica, ma anche e soprattutto culturale, sociale e politica. Chiaramente il fenomeno dei gruppi di consumo da solo non si pone come soluzione risolutoria in assoluto per la crisi attuale ma come punto di partenza almeno per l'analisi sociale di riflessione e di ripensamento del sociale e della rivalutazione del territorio attraverso una necessaria riorganizzazione delle strutture di riferimento