Proroga incondizionata dei termini degli accertamenti fiscali per fronteggiare l'emergenza sanitaria

Per far fronte alla gravissima crisi sanitaria correlata al COVID-19, il legislatore ha adottato tra l’altro il Decreto-legge c.d. Cura Italia (n. 18/2020), dichiaratamente diretto, come emerge dalla denominazione che gli è stata attribuita, ad alleviare i disagi dei cittadini e delle imprese. Senonché, nell’ambito delle diverse previsioni fiscali, desta non poche preoccupazioni il comma 4 dell’art. 67, il quale - per effetto del richiamo all’art. 12 del D.Lgs. n. 159/2015 - dispone una proroga biennale, tanto incondizionata quanto irragionevole, dei termini per gli accertamenti e per tutte le attività dell’Amministrazione finanziaria. Che non solo va in direzione opposta ai fini dichiarati dal provvedimento, ma è incompatibile con i principi costituzionali e dello Statuto dei diritti del contribuente