Un modello verbale fisicalista (pre-Turing) dei sistemi computazionali naturali ed artificiali

No abstract availableDopo aver introdotto la metodologia usata e le nozioni di evoluzione e di funzione qui adottate, l\u27articolo presenta un modello verbale mirante a chiarire alcuni aspetti importanti del concetto di computazione ignorati dalle definizioni standard. Il metodo seguito a questo scopo si basa su una prospettiva di carattere fiscalista e materialista. Il modello presentato mostra come le propriet? dei sistemi computazionali siano intimamente legate ai processi dell\u27evoluzione ed della selezione naturale. L\u27idea di base del modello ? che un sistema computazionale ? un aggregato di atomi con due propriet? funzionali fondamentali: (1) la propriet? di implementare catene causali in grado di stabilire associazioni ad arbitrio rispetto ai vincoli imposti dalle leggi fisiche tra stato del modo presente e stati del mondo futuri; (2) la propriet? di implementare catene causali facilmente modificabili da parte dell\u27evoluzione e dell\u27apprendimento. Il modello indica inoltre delle caratteristiche strutturali/fisiche e di funzionamento che consentono ai sistemi computazionali di implementare (meglio) le due funzioni (quattro per ciascuna funzione): (1.1) discontinuit? chimico/fisica tra gli stati del mondo presenti e stati del mondo futuri associati; (1.2) discontinuit? energetica tra tali stati; (1.3) discontinuit? spaziale tra essi; (1.4) dicontinuit? temporale tra essi; (2.1) doppie discontinuit?; (2.2) combinazione di elementi; (2.3) parametrizzazione; (2.4) miniaturizzazione e basso consumo energetico. L\u27articolo poi mostra come il modello consenta di risolvere alcune "diatribe" sorte in seno alle scienze cognitive, e consenta di identificare la presenza di propriet? computazionali in una serie di sistemi reali come il DNA (una cellula), un computer, una bomba, un calcolatore elettronico, l\u27universo. L\u27articolo si conclude con un\u27analisi dei possibili usi scientifici del modello che evidenzia il suo valore soprattutto come strumento di analisi teorica ed insieme di concetti per le scienze cognitive, le difficolt? operative per un suo eventuale utilizzo operativo nella ricerca empirica, ed il suo potenziale nel campo delle ricerche di vita artificiale