Un’analisi di Purgatorio XI, il canto della superbia, mette in luce come nella Commedia i peccati possano conservare anche degli aspetti positivi. I tre superbi incontrati da Dante (Omberto Aldobrandeschi, Oderisi da Gubbio e Provenzan Salvani), benché penitenti, non mostrano un atteggiamento totalmente improntato a quella humilitas che sarebbe lecito attendersi da chi si trova nel Purgatorio. All’interno del canto, »ingegno« e »disio de l’eccellenza« non rappresentano soltanto le cause principali della futile brama di gloria che caratterizza gli animi superbi, ma sembrano assumere anche una funzione positiva. È dunque possibile individuare un itinerarium ad Deum alternativo rispetto a quello professato dal Padre Nostro ad apertura del cant...