Scienza delle immagini : Iconologia, cultura visuale ed estetica dei media

Se l\u2019avvento del digitale e il rapido evolversi delle tecnologie hanno profondamente mutato le coordinate del visibile nonch\ue9 il rapporto tra parola e immagine, tra esperienza e rappresentazione, nuove metodologie di ricerca si sono rese necessarie per indagare le ragioni della sempre pi\uf9 ampia produzione e circolazione delle immagini. Tra i padri fondatori di quel vasto campo di studi che si \ue8 affermato a livello internazionale con il nome di cultura visuale, W.J.T. Mitchell ha contribuito al grande rivolgimento di interesse teorico verso la \u201csociet\ue0 dello spettacolo\u201d e, coniando l\u2019espressione pictorial turn, dagli anni novanta si \ue8 fatto promotore di un approccio filosofico che riconosce alle immagini lo stesso valore di interpretazione della realt\ue0 attribuito al linguaggio. Il lettore trova qui raccolti sedici fra i suoi pi\uf9 recenti saggi che spaziano dall\u2019estetica dei media alla semiotica, in cui l\u2019autore esamina la dimensione culturale delle immagini e i luoghi e i modi in cui esse si manifestano, attingendo nozioni e termini ormai entrati a pieno titolo nel vocabolario critico. Come la fortunata distinzione image/picture, dove con image si intende la rappresentazione mentale o la pura forma delle figure, ben distinta dalla picture attraverso cui si rivela, ovvero un oggetto materiale che si pu\uf2 bruciare, rompere o strappare, come un quadro o una scultura. Ricco di incursioni nella storia dell\u2019arte, nel cinema e nella fotografia, ma anche nella politica e nella biocibernetica, questo volume pone le basi di una \u201cscienza delle immagini\u201d in cui il visuale diventa nesso imprescindibile tra ricerca umanistica e scienze empiriche