Prima segnalazione di Neofusicoccum parvum e Diplodia olivarum quali agenti di cancri e disseccamenti su oleastro in Italia

Oleaster (Olea europaea subsp. europaea var. sylvestris) is a sclerophyllous forest tree occurring in the Mediterranean region including Sardinia (Italy). Oleaster suffers from few major diseases, but since 2017 a new and unusual disease leading to the death of both young and old trees has been observed in several woodlands of high ecological value in north-eastern Sardinia. Declining trees showed a variety of symptoms including leaf chlorosis, dieback and sunken canker on trunk and branches. The cankers often exuded a white to orange sap, giving them the appearance of bleeding, which gradually dried to a whitish gluey mass on the bark. Symptomatic wood samples yielded fungal isolates belonging to five fungal species: Diplodia olivarum, Dothiorella sarmentorum, Neofusicoccum parvum, Rosellinia corticium and unidentified Pestalotiopsis sp. In pathogenicity trials Neofusicoccum parvum proved to be the most aggressive species. Our results provide the first evidence for a combined involvement of different Botryosphaeriaceae species in the aetiology of a new oleaster disease.L’oleastro (Olea europaea subsp. europaea var. sylvestris) è una specie legnosa sempreverde ampiamente diffusa nel bacino del Mediterraneo. Questa specie è ritenuta rustica e resistente alle avversità ambientali e parassitarie, ma a partire dal 2017, una grave malattia ad eziologia sconosciuta è stata osservata in varie formazioni della Sardegna nord-orientale. Le piante colpite mostravano sintomi di clorosi fogliare, un progressivo disseccamento della chioma e vistosi cancri su rami, branche e fusto. I cancri spesso trasudavano un fluido di colore bianco-arancione, che asciugandosi formava una massa amorfa e collosa sulla corteccia. Le indagini diagnostiche condotte su campioni legnosi prelevati in corrispondenza dei cancri hanno consentito di isolare 32 colonie fungine appartenenti alle specie: Diplodia olivarum, Dothiorella sarmentorum e Neofusicoccum parvum (Botryosphaeriaceae), Pestalotiopsis sp. (Pestalotiopsidaceae) e Rosellinia corticium (Xylariaceae). Diplodia olivarum è stata isolata con maggiore frequenza, mentre N. parvum nelle prove di patogenicità ha causato le lesioni più estese e riprodotto tutti i sintomi osservati in natura. Le ricerche effettuate hanno permesso di individuare l’esistenza di nuove associazioni ospite-patogeno e di accertare che nell’eziologia della malattia sono coinvolte più specie afferenti alla famiglia delle Botryosphaeriaceae.