Risulta storiograficamente importante occuparsi di Silvia De Marchi sia dal punto di vista biografico, sia da quello scientifico, anche alla luce del suo rapporto con Cesare Musatti, mettendo in rilievo il ruolo di primo piano che lei svolse come assistente di Benussi nei brevi anni del suo magistero padovano (1919-1927). Il riportare per così dire alla luce il profilo intellettuale della De Marchi, cosa che il presente capitolo si prefigge di fare adottando un approccio storico-critico, potrà contribuire in modo rilevante anche alla biografia umana e scientifica del giovane Musatti, in quegli anni di formazione che furono senza dubbio tra i suoi più fecondi e determinanti