Analisi del metabolismo basale e del microbiota salivare in soggetti onnivori e vegani

Il microbiota è costituito da un elevato numero di microorganismi tra cui: batteri, funghi, virus e archea. Si trova in diversi distretti dell’organismo umano come la cute, le vie aeree e tutto il tratto gastro-intestinale. Il microbiota deve essere il più vario possibile in numero e diversità delle specie batteriche, e devono essere in equilibrio tra loro(eubiosi) per mantenere in salute l’ospite. Stati di disbiosi, ovvero di squilibrio delle specie batteriche, sono associati alla comparsa di disturbi patologici. Diversi studio hanno evidenziato che la composizione del microbiota varia in relazione a diversi fattori come l’alimentazione, l’età, lo stile di vita e l’utilizzo dei farmaci. L’alimentazione riveste un ruolo importante, deve essere la più varia possibile in modo da apportare tutti i macro e micronutrienti, importante è il ruolo della fibra, grazie alla quale vengono prodotti gli acidi grassi a corta catena SCFA. Anche a livello della bocca troviamo molte specie batteriche, infatti la cavità orale viene considerata il secondo ecosistema più complesso del nostro organismo, dopo quello gastro-intestinale. All’interno del cavo orale possiamo trovare all’incirca 700 specie batteriche; uno squilibrio tra loro può portare a patologie boccali come carie e parodontite. Il nostro studio si è concentrato sulla relazione tra microbiota salivare, valutazione del metabolismo basale e alimentazione in soggetti onnivori e vegani. Ai soggetti è stato valutato il metabolismo basale tramite l’equazione predittiva di Harris-Benedict e con calorimetria indiretta, e a ciascuno è stato prelevato un campione di saliva. È stato evidenziato che nei soggetti onnivori il metabolismo basale stimato con l’equazione di Harris–Benedict era minore rispetto a quello misurato con calorimetria indiretta mentre nei vegani è risultato il contrario. È stato poi analizzato il DNA del microbiota salivare per valutarne la composizione batterica, in particolare abbiamo valutato la presenza dei batteri Lactobacillus e Streptococcus per andare a osservare eventuali variazioni delle loro % nei soggetti onnivori e vegani