Donazione marginale per trapianto di fegato: DCDs (donors after cardiac death) Vs DBDs (donors after brain death) ultraottantenni

Il trapianto di fegato rappresenta il trattamento standard per la malattia epatica allo stadio terminale. La popolazione di pazienti candidabili a trapianto di fegato continua a crescere progressivamente e non è accompagnata da un parallelo aumento della popolazione dei donatori, aumentando così sempre di più la discrepanza tra richiesta di organi e la loro disponibilità. In questo contesto, i donatori marginali o, come si preferisce definire questo tipo di donatori al giorno d’oggi, “Extended criteria donors”, rappresentano una possibilità per allargare il pool di donatori e ridurre così il divario fra domanda e offerta in tema di trapianti di fegato e non solo. Gli extended criteria donors rappresentano una popolazione ancora da definire universalmente, con caratteristiche associate a scarsi risultati e per questo tradizionalmente considerati come "non ottimali". Tuttavia una quantità crescente di prove mostra che questi possono essere usati in sicurezza attraverso un’accurata valutazione del rischio sia del donatore che del ricevente e un'attenta selezione del match donatore-ricevente. Ecco quindi che donatori DBDs anziani e donatori DCDs hanno interessato sempre di più il mondo scientifico e, con la crescente esperienza, molti centri in tutto il mondo hanno ottenuto risultati eccellenti ricorrendo a questa tipologia di donatori. Anche se, tuttavia, è ancora necessaria una comprensione più approfondita delle opportunità e delle tecnologie disponibili. Scopo di questa tesi è confrontare i risultati ottenuti di trapianti di fegato da donatori DCDs e DBDs di età superiore agli 80 anni con quelli di trapianti di fegato da un gruppo di donatori DBDs "ideale"