Domenico Martinelli e la cappella di Sant'Ignazio di Loyola e San Giacinto nella chiesa dei Santi Giovanni e Reparata a Lucca: un progetto tradito?

Allo spoglio dei documenti d’archivio e l’analisi delle fasi cronologiche relative alla realizzazione della cappella si unisce una lettura del testo architettonico, in particolare della sapiente articolazione spaziale affidata a un costrutto ricco di sorprese sintattiche e morfologiche. Le esperienze maturate negli anni romani confluiscono nella riproposizione fortemente innovativa, per il panorama lucchese, delle incrostazioni di marmi policromi secondo la tecnica antica dell’opus sectile, accostando tale sontuosa e imperiale veste a un impalcato strutturale dove risalta chiaramente la lezione berniniana.The examination of the archival documents and the analysis of the chronological phases related to the construction of the chapel is combined with a reading of the architectural text, in particular the skilful spatial articulation entrusted to a construction full of syntactic and morphological surprises. The experiences matured in the Roman years converge in the strongly innovative re-proposition, for the panorama of Lucca, of the incrustations of polychrome marbles according to the ancient technique of the opus sectile, combining this sumptuous and imperial dress with a structural deck where the Bernini lesson clearly stands out