L’articolo intende analizzare l’impatto della sentenza della Corte costituzionale n. 242/2019 sulla legge n. 217/2019 allo scopo di far luce sull’autodeterminazione nelle scelte di fine vita, ovvero sulla possibilità riconosciuta all’interessato di esprimere il consenso o il rifiuto rispetto a scelte terapeutiche o a singoli trattamenti, in previsione di un’eventuale sopravvenuta incapacità di autodeterminarsi, e anche laddove questi possano causare – pur se indirettamente – la morte del paziente. Dalla disciplina delle DAT emerge il conflitto tra il diritto del paziente a morire dignitosamente e le scelte di coscienza dello staff medico chiamato a dare esecuzione alle sue ultime volontà, nonché un significativo squilibrio nella relaz...