Negli ultimi anni è emersa in tutta la sua evidenza la necessità di una rilettura del patrimonio di fonti archeologiche riferibili al periodo tra il V e il VII secolo a Ravenna, anche a seguito delle nuove indagini cui sono stati sottoposti monumenti come il complesso placidiano di Santa Croce, la chiesa di S. Giovanni Evangelista e il Palazzo dell’Esarca. Se si escludono le iscrizioni musive, quelle lapidee sono rimaste lungamente in ombra nel panorama degli studi. Risultati di particolare valore sono emersi dal riesame in chiave stratigrafica di vecchi scavi come quello del quadriportico della chiesa di S. Agata maggiore. Da cui è provenuto negli anni della Prima Guerra Mondiale un cospicuo gruppo di iscrizioni lapidee datate. Sono...