Patchwork composto da brani del trattato pseudo-aristotelico Secretum secretorum (Bassora, X sec.) e criptocitazioni del Principe di Machiavelli, la Vita del principe (1544) che il fiorentino Migliore Cresci dedicò a Cosimo I rappresenta un singolare intreccio fra la ricezione delle opere machiavelliane e la diffusione in Italia di un’inquietudine religiosa favorevole a una riforma della Chiesa condotta dal potere secolare. Un’analisi ravvicinata dell’opera a contatto con esempi analoghi, composti da eterodossi notori come Lucio Paolo Rosello e Antonio Brucioli, e la scoperta di particolari inediti sul profilo biografico e religioso del suo autore mostrano i tratti precisi di un incrocio all’apparenza sorprendente, come quello tra il pensi...