«Quest’è la luce de la gran Costanza / che del secondo vento di Soave / generò ‘l terzo e l’ultima possanza». Sono i versi con cui Dante, nel III canto del Paradiso (vv. 118-120), presenta Costanza d’Altavilla. Ci troviamo nell’ultimo cielo, quello della Luna, dove si trovano gli “spiriti difettivi”, che hanno il grado più basso di beatitudine, perché i loro voti furono non adempiuti o trascurati in parte. A parlare è Piccarda Donati, la quale indica un’anima splendente alla sua destra, che ha vissuto la sua stessa esperienza: anch’ella fu suora e le fu tolto forzatamente il velo, pur se in seguito rimase in cuore fedele alla regola monastica. È l’imperatrice Costanza d’Altavilla, che dall’imperatore Enrico VI (secondo vento di Soave) gener...