L'invenzione del corpo. Dalle membra disperse all'organismo

Questo libro traccia il percorso genealogico che conduce alla nascita del concetto di corpo nella filosofia occidentale, ancora assente nella cultura omerica dove l'uomo era visto nella molteplicità delle membra e dei gesti. E' Platone che dà il via alla prima potente immagine del corpo: quella del corpo-organismo dove le membra sono poste in un'unità chiusa(immunitaria), gerarchica e psicocentrata, quella che giunge fino ai nostri gironi e corrisponde all'immagine scientifica del corpo. La tesi del testo è che Platone crea tale immagine non ispirandosi alla medicina del suo tempo (ignara dell'immagine organica del corpo) bensì dalla pratica del discorso dialettico, che unisce il molteplice sotto il centro nevralgico dell'idea. Il testo considera varie immagini post-platoniche del corpo organismo (Tito Livio, S.Paolo) per poi considerare alcune suggestioni antiorganiche emerse a partire da Nietzsche: Artaud, Foucault , Deleuze con un particolare rilievo dato al concetto artaudiano di corpo senz'organi