Questo contributo si pone l’obiettivo di sondare le strategie di rappresentazione in letteratura dei “luoghi liminali” della memoria, indagando la tematizzazione nella scrittura contemporanea di alcuni spazi del ricordo che, da un lato, hanno assunto i connotati di “mnemotopi” fondativi dell’identità (Jan Assmann, Das kulturelle Gedächtnis. Schrift, Erinnerung und politische Identität in frühen Hochkulturen, 1992) dall’altro, sono diventati bacini di sedimentazione di memorie controverse. L’argomentazione muove da Glas (1974), in cui Jacques Derrida definisce “monumémoire” lo spazio mentale in cui vengono involontariamente preservati i ricordi di un evento. L’analisi dei processi di costruzione dei luoghi della memoria in letteratura qui pr...