Influenza della clorpromazina nei disturbi da immobilizzazione degli arti

Gli Aa. hanno studiato l’influenza della clorpromazina sui disturbi da immobilizzazione prolungata degli arti. A tal fine hanno eseguito delle esperienze su conigli divisi a gruppi opportunamente trattati e sacrificati ad intervalli vari di tempo. Hanno in tal modo potuto osservare che le lesioni degenerative a carico dei muscoli, evolvono molto più lentamente negli animali trattati con clorpromazina rispetto ai controllati. Gli Aa. ritengono che i risultati favorevoli ottenuti siano dovuti alla vasodilatazione ed alla riduzione di velocità del circolo capillare. Questi fattori infatti contribuiscono al mantenimento di un trofismo pressoché normale dell’arto immobilizzato