L’immaginario collettivo è un’entità insidiosa, poiché ciò che vi si fissa scivola verso lo stereotipo permanente. Tale resistenza è dovuta alla nostra necessità di consolatorie convenzioni sociali, da cui emergono i paradigmi che ci guidano nell’esplorazione dell’esistente. 1 Uno di questi miti, all’apparenza impossibile da scardinare, è quello dell’artista bohémien inteso come anticonformista per eccellenza, insofferente ai lacciuoli della società. La figura dell’autore romantico che dall’atelier progetta di rivoluzionare il mondo ha certo subito qualche défaillance, se si considerano eccessi e imperscrutabilità dell’arte contemporanea, ma in sostanza non ha perso il suo smalto originario nel sentire comune. In questa visione gli artisti ...