Obiettivo del presente articolo è verificare come il ricorso all’azzurro e più in generale al lessico cromatico possa essere un buon indizio per collocare i collaboratori di Orpheu in quella sorta di “scala simbolista” in cui se è vero che tutti occupano una posizione, vero è anche che ognuno ne occupa una diversa: da Mário de Sá-Carneiro, a cui spetta il gradino più alto, a Fernando Pessoa, cui spetta, al contrario quello più in basso, non essendo, di fatto e quasi in niente, un poeta simbolista. Più in generale, lo studio della presenza dei colori nei versi dei due numeri della rivista Orpheu, effettuato prima attraverso il dato numerico delle diverse occorrenze e poi attraverso l’analisi dei sintagmi creati dalle differenti combinazioni,...