«Antonello Giugliano chiude il volume premurandosi di fornire l’esempio di uno sguardo esterno e radicalmente critico sull’orientalistica tedesca. La rivisitazione che egli propone di alcuni luoghi significativi dell’opera di René Guénon ci pone davanti a un concetto di Oriente che ha perso ogni connotazione geografica o storico-culturale ed è divenuto traccia e cifra di un’esigenza metafisica e meta-ontologica. L’Oriente si chiarisce dunque in Guénon come quell’orizzonte del sorgere e dello scaturire che è la matrice ultima di ogni Kulturkreis tanto “orientale” quanto “occidentale”. La metafisica autentica, la metafisica pan-orientale, che non concerne semplicemente l’essere ma concepisce piuttosto il suo sorgere, viene sostanzialmente fra...