Once more unto the breach: Virgil’s Arae and the Treaty of Philinus

At A. 1.109-10 the Servian and DServian scholia refer Virgil’s reference to the Arae to a mysterious treaty between Rome and Carthage which may be identified with the so-called treaty of Philinus, a treaty whose existence is still very much debated by scholars and whose understanding was vital for the interpretation of the outbreak of the First Punic War. This paper analyses the historical evidence for the existence of the Philinus treaty and argues that Virgil’s Arae passage works as a sort of peephole from the mythical narrative of the Trojans into the historical future of the Romans. Through the eyes of Juno, who is conscious of the events of the three Punic wars, the first Roman military navy overlaps with the Trojan fleet, and Aeneas is caught sailing exactly in those waters which, according to the treaty of Philinus, were more than off-limits to the Romans. A Eneide 1.109-10 gli scoli serviani e serviano-danielini collegano la menzione virgiliana delle Arae a un misterioso trattato tra Roma e Cartagine che si potrebbe identificare con il cosiddetto ‘trattato di Filino,’ la cui esistenza è ancora molto dibattuta dagli storici, e la cui comprensione è necessaria per interpretare correttamente la causa scatenante della prima guerra punica. Questo articolo analizza l’evidenza storica in favore dell’esistenza del Trattato di Filino e mostra come il passo virgiliano delle Arae funga da spioncino che dalla narrazione mitica di Enea lascia intravedere uno scorcio del futuro storico di Roma. Attraverso lo sguardo di Giunone, conscia degli eventi delle tre guerre puniche, la prima flotta militare romana finisce per accavallarsi sulle navi troiane, e Enea viene sorpreso esattamente in quelle acque il cui accesso era interdetto ai Romani secondo il trattato di Filino.