Will a fungus save us from the Ailanthus invasion?

Rapid growth rate, prolific fruiting and vegetative reproduction from root sprouts, ready germination and extended root system, allelopathic effects, resistance to herbivory combined to tolerance to environmentally stressful conditions such as infertile sites, make Ailanthus altissima (Mill.) Swingle (also known as Heaven tree, Simaroubaceae) a noxious and highly invasive tree in all countries where it has been introduced and is become naturalized. After a brief historical trait of the importance of the presence of this plant and the complexity of eradication campaigns based on manual cutting and herbicide treatments, the note illustrates the possible role as a candidate mycoherbicide of a soilborne fungal wilt agent (Verticillium nonalfalfae H.W. Platt, R.M. Bostock, R.M. Davis & Subbarao) recently described in the USA and also reported from Austria.Molti sono i caratteri di Ailanthus altissima (Mill.) Swingle (noto come “Albero del paradiso”, Simaroubaceae) che lo rendono un albero invasivo che provoca gravi problemi in tutte le aree ove è stato introdotto e si è naturalizzato: velocità di accrescimento, abbondante fruttificazione e capacità di riproduzione vegetativa, facilità di germinazione dei semi e presenza di apparato radicale irruente, proprietà allelopatiche, resistenza all’erbivoria combinata a straordinaria capacità di tolleranza nei confronti di situazioni ambientali estreme. Dopo una breve descrizione delle difficoltà insite nelle campagne di eradicazione basate sul taglio meccanico seguito da trattamenti erbicidi, la nota illustra il possibile ruolo, come micoerbicida,o di un agente patogeno tracheomicotico (Verticillium nonalfalfae H.W. Platt, R.M. Bostock, R.M. Davis & Subbarao) recentemente descritto negli Stati Uniti e segnalato anche in Austria