ARTICOLO RITIRATO: Achille Maramotti: dalla filosofia dell'imprenditore al percorso delle scelte del collezionista

The article analyzes Achille Maramotti’s figure and links between entrepreneurship and his passion for art and contemporary collections: from the desire to expose his private collection inside Max Mara factory to create a collection that was the mirror of the artistic experiments of his time. The article analyzes the critical contributions in the development of Maramotti Collection and, in particular, the relationship between Achille Maramotti and Mario Diacono that, as the Emilian collector, is expert and admirer of European and American painting of the second half of the twentieth century. Achille Maramotti, sons and daughter are considered among the most influential collectors in the world, and represents a successful example of contemporary art collection linked to the image and business management; the Max Mara fashion house.L’articolo analizza la figura di Achille Maramotti e i legami tra l’attività di imprenditore e la sua passione per l’arte e per il collezionismo contemporaneo: dalla volontà di esporre al pubblico la collezione privata all’interno dell’ex stabilimento Max Mara di Reggio Emilia alla creazione di una raccolta che fosse lo specchio delle sperimentazioni artistiche del suo tempo. Si analizzano i contributi critici nello sviluppo della Collezione Maramotti e in particolare il rapporto tra Achille Maramotti e Mario Diacono; quest’ultimo, come il collezionista emiliano, si pone come esperto e estimatore della pittura europea e americana della seconda metà del Novecento. Achille Maramotti e i suoi tre figli sono considerati tra i collezionisti più influenti al mondo, oltre a rappresentare un felice esempio di collezione d’arte contemporanea legata all’immagine e alla gestione aziendale; nel caso specifico alla maison di moda Max Mara