Patrimoni e paradossi: musei e tutela delle tradizioni orali

This essay looks into the notion of “human heritage”, exploring the elusive boundaries between material and immaterial, written and oral heritage, with particular regard to music and the relationship between research work and museums, archives, public and private collections. The historical, ethnographic and aesthetic categories that help define and delimit the various ‘human heritages’ are partial and relative. And they are clearly not shared by the whole of humanity. This is a problematic situation, and reveals the paradox that is at the core of the idea of culture we have produced, defended and tirelessly – and at times contradictorily - fought for. A reflection on this, starting from music and the objects of music, serves to expose the contractions that both influence and feed our ideas about culture.In questo saggio si indaga la nozione di “patrimonio dell’umanità”, esplorando i confini sfumati tra materiale e immateriale, tra scritto e orale, con specifico riferimento alla musica e al rapporto tra attività di ricerca e musei, archivi, collezioni pubbliche e private. Le categorie storiche, etnografiche ed estetiche che contribuiscono a definire e circoscrivere i “patrimoni dell’umanità” sono parziali e relative. Ed evidentemente non sono condivise dall’intera umanità. Il che costituisce un nodo problematico, mette in luce un paradosso centrale per la idea stessa di cultura che noi abbiamo prodotto, che difendiamo e che lottiamo strenuamente - a tratti contraddittoriamente - per affermare. Riflettere su questo a partire dalla musica e dagli oggetti della musica giova a mettere in luce le contraddizioni che segnano e nutrono le nostre idee sulla cultura