In ascolto, verso un Atlante del bianco. Nuovi danzatori sulle scene dello spettacolo contemporaneo

The essay deals with the experience of the newborn Italian dance company Damasco Corner, a group of visually impaired professional dancers working with the choreographer Virgilio Sieni in Firenze, at CANGO_Cantieri Goldonetta. The text looks at the performance process they went through (workshops, training and rehearsals) preparing the first official piece of the company: Atlante del bianco. The access of these new dancers to the field of professional artistic education implies different changing, in the studio as well as on the scene. Inclusive approaches are applied, teaching dance techniques, improvisation and creating choreographies. The audience needs to embrace different perspectives to feel and understand the dance that is lived and presented on the scene. In questo saggio viene presentata l’esperienza della Compagnia Damasco Corner, gruppo di danzatori non vedenti nato a fine 2008 presso gli spazi Cango_Cantieri Goldonetta di Firenze, da un’idea del coreografo Virgilio Sieni. Nel testo ci si addentra nel processo performativo (laboratori, training, prove) antecedente Atlante del bianco, spettacolo che segna il debutto ufficiale della compagnia nell’ambito della danza di produzione artistica. L’intento è mettere in luce alcuni aspetti di una sperimentazione che persegue una prospettiva inclusiva della danza e tende al cambiamento di alcune modalità di trasmissione del gesto coreutico finalizzato alla creazione artistica. In scena lo spettatore è invitato non solo a guardare, ma anche a sintonizzarsi con un processo in corso, per sentire e quindi comprendere una danza nuova