Soggetto trascendentale, mondo della vita, naturalizzazione. Uno sguardo attraverso la fenomenologia di Edmund Husserl

L\u27obiettivo del presente lavoro \ue8 una critica teorica della naturalizzazione, condotta in nome non dell\u27idealismo trascendentale, ma di una nuova fenomenologia della complessit\ue0, di cui, con Husserl e oltre Husserl, si ricercano i concetti essenziali. La crisi delle scienze, la tendenza all\u27oblio dell\u27esperienza soggettiva e del mondo umano in senso lato, viene perci\uf2 ricondotta non all\u27incapacit\ue0 di oltrepassare in direzione di un fondamento trascendentale il piano del sapere naturale-obiettivo, ma all\u27incapacit\ue0 di permanervi criticamente e di esplorare i molteplici livelli organizzativi di ci\uf2 che in esso \ue8 dato. Ci\uf2 che si intraprende \ue8 quindi un affrancamento delle categorie fenomenologiche da un\u27apprensione idealistica e innaturalistica che le renda efficaci in chiave antiriduzionistica. La critica teorica della naturalizzazione \ue8 compiuta nel quadro di un\u27analisi genealogica e la fa emergere come dispositivo di biopotere, come pratica discorsiva a carattere performativo, il cui risultato, perfettamente funzionale al tardo capitalismo cognitivo, \ue8 la produzione quella stessa soggettivit\ue0 naturalizzata che essa enuncia teoricamente