W. B. Yeats e la cultura italiana

W. B. Yeats e la cultura italiana prende in esame l\u27\u27italianismo\u27 di William Butler Yeats e la fortuna del poeta irlandese nella poesia e nella critica italiana. Verificando la presenza, l\u27influenza e la suggestione delle \uablearned Italian things\ubb sull\u27opera del poeta irlandese, attraverso la ricognizione delle sue letture cos\uec come si evince dalla biblioteca custodita dalla figlia Anne, e grazie a un costante riferimento ai testi, vengono analizzati e discussi gli influssi italiani pi\uf9 marcatamente presenti nella produzione del Nobel irlandese. Questa prima parte del volume presenta, nella sua interezza, il carteggio in gran parte inedito tra Yeats e il filosofo Mario Manlio Rossi. Osservando successivamente l\u27influenza e la fascinazione esercitata dall\u27opera yeatsiana sui poeti italiani Montale, Solmi e Giudici, che di Yeats tradussero alcune poesie, e Lucio Piccolo, che con il poeta irlandese intrattenne un breve scambio epistolare, anch\u27esso ancora parzialmente inedito, si giunge ad una disamina critica della ricezione italiana dell\u27opera di Yeats. W. B. Yeats e la cultura italiana si chiude con una bibliografia ragionata delle traduzioni e dei contributi critici che costituisce un importante quadro di riferimento della penetrazione dell\u27opera di Yeats in Italia (1905-2005)