Questo contributo intende indagare le forme e i tempi dell’ingresso della poesia in dialetto nel canone storiografico nazionale. Tale verifica avverrà attraverso l’analisi delle più importanti antologie poetiche italiane pubblicate nel segmento diacronico che va dal 1920 al 2005. Non pare casuale che nel momento in cui l’unità nazionale è ancora incerta non ci sia spazio per la poesia in dialetto nelle antologie. In questa direzione le questioni che saranno sottoposte al vaglio sono l’esclusione/inclusione di poeti di indiscutibile valore estetico dalle antologie a loro contemporanee, le possibili ragioni politiche di tale processo di esclusione e le non meno rilevanti ragioni estetiche