In questo articolo ci si interroga sul significato originario della pratica sportiva, si ipotizza che sport e arte si possano considerare due differenti rami dell’estetica e, infine, si afferma che solo attraverso un’attività prettamente estetica, l’uomo può giungere a ripensare le condizioni del suo esistere e con ciò a riappropriarsi di un esistenza autentica. Muovendo da questo presupposto e attraverso differenti contributi in campo filosofico, antropologico e neuro-scientifico, si passa ad indagare il meccanismo angoscia-trascendenza che si ipotizza reggere strutture sottostanti l’umano agire e con ciò a evidenziare, da un lato, il pericolo di perdersi all’interno di un’esistenza inautentica cui è esposto l’individuo, dall’altro, il r...