Nell’agosto del 1894, il primo direttore dell’Istituto, il tedesco Maximilian Mayer, procedeva alla schedatura di alcuni dipinti su tavola variamente attribuiti a Bartolomeo, ad Antonio e ad Alvise Vivarini. Tra questi, figurava un ‘Sant’Antonio da Padova’ contrassegnato dall’iscrizione «Ant. De Muranto 1467», cioé Antonio Vivarini, in quel momento ancora affiancato a una seconda tavola recante invece l’altrettanto longilinea effigie di ‘San Ludovico da Tolosa’. Con tale combinazione i due santi vennero esposti nel Museo Provinciale, così come risulta attestato da una prima fotografia storica relativa alla stanza che dava accesso al percorso espositivo, da accostare ad una seconda posa, più di dettaglio, che restituisce il ‘dittico’ appeso ...