The influence of the context in the interpretation of facial emotional expressions : the Kuleshov effect in anorexic patients

Il presente studio ha l’obiettivo di indagare la capacità delle informazioni del contesto di influenzare l’elaborazione delle espressioni emotive facciali da parte delle pazienti anoressiche. Per fare questo, abbiamo adoperato una particolare tecnica utilizzata nel cinema chiamata “Effetto Kuleshov”. Studi precedenti hanno investigato il riconoscimento delle espressioni emotive utilizzando principalmente volti singoli, ma in seguito è stato ampiamente dimostrato che l’utilizzo di volti singoli ha scarsa validità ecologica. Questo è dovuto al fatto che fuori dal laboratorio, i volti sono spesso inseriti all'interno di contesti situazionali, quindi influenzati da diverse fonti informative che incidono fortemente sulla comunicazione e sull’interazione sociale. Lo studio è stato condotto su un totale di 22 donne: 12 pazienti con diagnosi di Anoressia Sottotipo Restrittivo secondo i criteri del DSM-5 (AN) e 10 donne di controllo sane senza alcuna storia di disturbi alimentari (HC). Gli stimoli applicati consistevano in sequenze filmiche ottenute attraverso il montaggio di tre inquadrature: 1) il volto neutro di un attore, 2) una scena contestuale che poteva essere Neutra, di Felicità o di Paura; 3) nuovamente dal volto neutro di un attore. Le partecipanti avevano il compito di valutare il volto neutro di un attore in termini di Valenza, Attivazione e Categorizzazione. I risultati preliminari di questo studio, ancora in fase sperimentale, hanno rilevato come tra il gruppo AN e il gruppo HC non vi siano differenze significative sebbene questi risultati siano preliminari e la raccolta dati ancora in corso. L’ipotesi che ci aspettiamo venga confermata è che vi siano ci differenze tra i due gruppi. Nello specifico, ci aspettiamo che le pazienti anoressiche tendano ad identificare i volti neutri inseriti in contesti connotati emotivamente come neutri e non subirne particolari influenze, come invece ci si aspetta nel gruppo di controllo. I risultati di questo studio hanno confermato la presenza in entrambi i gruppi AN e HC di un effetto significativo sia in termini di Valenza che di Attivazione per il solo contesto di Paura: tutte le partecipanti hanno valutato i volti neutri inseriti nei contesti di Paura come significativamente più attivati e più negativi rispetto a quando i volti neutri erano associati a contesti Neutri o di Felicità (p< 0.001). Nel compito di categorizzazione le partecipanti hanno etichettato le espressioni facciali del volto neutro dell’attore scegliendo categorie emotive congruenti con il contesto presentato. Risultati ottimali si potrebbero ottenere in condizioni ecologicamente valide ed usando stimoli emotivamente intensi. Le ricerche future dovrebbero considerare stimoli che non suscitino una risposta emotiva, in modo da comprendere le differenze durante elaborazione di stimoli visivi neutri diversi (e.g. oggetti, scene di traffico cittadino, campagne) e studiare l’effetto Kuleshov in diverse modalità sensoriali (e.g. stimoli uditivi).The aim of this study was to investigate the capacity of contextual informations to influence the processing of facial emotional expressions by anorexic patients. To end this, we used a particular technique used in cinema, called "Kuleshov Effect". Previous studies on the recognition of emotional expressions have mainly used single faces but it has been amply demonstrated that the use of single faces has poor ecological validity since outside the laboratory, faces are often inserted within contexts situational and, consequently, influenced by different information sources that strongly influence the communication and the social interaction. In the present study have partecipated 22 women: 12 patients diagnosed with Anorexia Restrictive Subtype according to DSM-5 criteria (AN); 10 healthy women with no history of eating disorders (HC).The stimuli consisted of filmic sequences obtained through the editing of three shots: the neutral face of an actor; followed by a contextual scene that could be Neutral, Happiness or Fear; followed again by the neutral face of an actor. The participants had the task of evaluating the neutral face of an actor in terms of Valence, Activation and Categorization. No significant differences have been reported between the two groups, although it is advisable to specify that the results obtained are preliminary because data collection is still in progress. At the conclusion of the data collection, however, we expect to find some differences between the AN group and the HC group: anorexic patients should identify the neutral faces inserted in emotional contexts as neutral and not suffer particular influences; as would otherwise be the case in the control group. Our results confirmed the presence of a significant effect both in terms of Valence and Activation for the Fear context only both in the AN group and in the HC group. In detail all the participants evaluated the neutral faces inserted in the contexts of Fear as significantly more activated and more negative than when neutral faces were associated with Neutral or Happiness contexts (p