Una nuova descrizione analitica, focalizzata sulle caratteristiche paleografiche e codicologiche, del codice Chig. R.V.33 (gr. 27) della Biblioteca Vaticana offre una chiave per meglio comprendere la natura peculiare di questo importante testimone (databile verso gli anni Sessanta del XIII secolo) dei florilegi ascetici di Marco Monaco. Il manoscritto risulta, infatti, copiato da oltre venti scribi, le cui mani si avvicendano in esso in modo curiosamente frenetico, giacché si notano quasi 300 cambi di mano nei quasi 350 fogli di cui il codice consiste. Responsabile dell’assegnazione delle porzioni da trascrivere ai vari scribi e copista principale del codice si rivela essere l’autore stesso Marco Monaco: se ne può, in effetti, seguire l’att...