L'articolo si propone di indagare i limiti posti al legislatore. Nel mondo mesopotamico il legislatore è il re, che si caratterizza come un sovrano assoluto: i limiti, dunque, devono essere cercati fuori del potere politico. Da un lato il limite sarà costituito dal volere divino, che secondo gli antichi si evinceva dal benessere e dal successo del popolo, e dall'altro lato il limite sarà stato percepito proprio dal benessere del popolo governato: se il re è giusto, gli dèi lo proteggeranno e faranno prosperare il suo popolo, se, al contrario, sarà ingiusto, gli dèi lo colpiranno e manderanno in rovina il suo popolo