Alla fine degli anni Cinquanta il governo brasiliano decise di costruire Brasilia e di trasferirvi la capitale federale, che fu inaugurata nel 1960 quando era ancora un embrione di città. Brasilia si dotò in qualche anno delle infrastrutture essenziali, si costruirono i principali assi urbani e le prime case, secondo il piano di Lucio Costa e di Oscar Niemeyer; un’area fu riservata ad accogliere le sedi diplomatiche, ogni Paese ottenne un lotto di terreno e si impegnò a presentare un progetto per la costruzione della propria Ambasciata. Il progetto dell’Ambasciata d’Italia fu affidato allo studio di uno dei più prestigiosi architetti italiani, Pier Luigi Nervi. Il disegno avveniristico dell’edificio, che continua ad attirare la curiosit...