\uabLa Cittadella misteriosa\ubb. Tra rimozione e recupero, le controverse vicende urbane del Ghetto ebraico di Rovigo (sec. XVI-XX)

Definito \uabCittadella misteriosa\ubb [Piva, 1932], il brulicante e degradato mondo del Ghetto rodigino, con i suoi cinque stretti cortili, fu considerato, a lungo, una vergogna da cancellare. Nel 1930, nel quadro del Piano Regolatore e nello spirito dei diradamenti della \u201cLegge Napoli\u201d, si provvide a demolire, pezzo a pezzo, una delle pi\uf9 straordinarie memorie urbane della piccola citt\ue0 veneta, gi\ue0 seconda capitale del Ducato Estense. Dal 1615, \u2013 anno di istituzione del Ghetto \u2013 al 1627, quando fu definitivamente conchiuso, il gruppo stretto di altissimi fabbricati diveniva sito di migrazione e scambio della Universit\ue0 ebraica, in una \u201cstazione\u201d posta strategicamente sul confine tra Stato Pontificio e Serenissima. Le cronache e la storia urbana della citt\ue0 dimostrano tuttavia che, nei secoli precedenti, dalla prima met\ue0 del XII alla fine del XV secolo, le vicende e i rapporti tra la popolazione cristiana e quella israelita erano affatto diversi, occupando quest\u2019ultima un livello sociale di tutto rispetto, perfettamente inserita nelle dinamiche economiche, politiche e culturali della comunit\ue0 rodigina