L'ultimo Capuana e la modernità letteraria

L’ultimo Capuana e la modernità letteraria propone un’interpretazione dell’opera di Luigi Capuana che trascenda i luoghi comuni dell’apostolo dello zolismo e del sostenitore fuori tempo del naturalismo, mettendone in evidenza la componente paleomodernista e novecentesca, in un’ottica tematica ma al contempo obbligatoriamente attenta alla storia e alla tradizione dei testi. Premessa la tesi dell’inesistenza di una «barriera del naturalismo», l’autrice cerca di dimostrare - attraverso un duplice lavoro di analisi ermeneutica e di ricostruzione bibliografica, quest’ultima rendicontata nella Nota ai testi conclusiva dei singoli capitoli e nelle due Appendici finali - come nell’ultimo venticinquennio della sua attività estetica (1890-1915) Capuana si sia affacciato, sia pure spesso in maniera contraddittoria e discontinua, allo sperimentalismo primonovecentesco, rinnovando e ammodernando nel profondo le strutture tecniche e assiologiche della novella moderna