Il saggio prende in esame l’articolato fenomeno del recupero delle testimonianze artistiche medievali nella Roma del XVII secolo. Originatosi come diretta conseguenza delle vicende storiche legate al Concilio di Trento, il collezionismo di manufatti risalenti alla prima età cristiana divenne in breve tempo una tendenza del gusto che spinse le più importanti famiglie dell’aristocrazia romana ad acquisire oggetti e frammenti eterogenei come lucerne, vetri istoriati, frammenti musivi. Se la devozione e lo zelo religioso contraddistinsero le prime fasi di questa nuova insorgenza, con lo sviluppo dell’età barocca sopravanzarono ragioni spiccatamente politiche che investirono l’arte medievale di valenze simboliche e ideologiche; punto di raccordo...