Prevenzione dell'obesità e dei disturbi del comportamento alimentare: elaborazione di un progetto di educazione alimentare per la scuola secondaria di primo grado

Tra gli ambiti di attività più rilevanti per un professionista della nutrizione rientra il trattamento dell’Obesità e dei Disturbi Alimentari. La grande prevalenza tra i giovani di queste patologie e le conseguenze ad esse connesse, potenzialmente anche gravi, sul piano organico, psicologico, funzionale e sociale, hanno favorito un grande interesse per azioni di prevenzione nella popolazione generale. La multieziologia con i molteplici fattori (individuali, familiari e socioculturali) che concorrono allo sviluppo delle patologie legate all’alimentazione e al peso corporeo rendono difficili le azioni di prevenzione, anche per il ruolo significativo che rivestono lo sviluppo psicologico dell’individuo, la comunicazione mediatica, l’industria della dieta e il mondo della moda. Attraverso una revisione relativa agli interventi di prevenzione dell’obesità e dei disturbi alimentari riportati in letteratura, nella tesi vengono descritti e discussi i principali fattori di rischio per l’insorgenza di queste patologie in età evolutiva e in età adulta, tra cui gli stili alimentari connessi alla grande disponibilità di cibo ipercalorico e l’idealizzazione della magrezza come strumento di accettazione e di successo sociali. Gli interventi di prevenzione con evidenza di maggiore efficacia sono oggi centrati sul potenziamento dei fattori protettivi (autostima, gestione delle emozioni) e, specie in età evolutiva, sulla promozione di un sano e piacevole rapporto con il cibo. Il lavoro di tesi descrive inoltre il progetto di educazione alimentare: “Dal banco alla tavola #ciboemozioni”, un programma di prevenzione per sovrappeso/obesità e Disturbi del Comportamento Alimentare realizzato secondo linee di indirizzo scientifiche (American Academy of Pediatrics, 2016) e ministeriali (Ministero della Salute, 2013), che sottolineano l’importanza di azioni in team multidisciplinare che includa il nutrizionista insieme allo psicologo e/o all’educatore. Il progetto è stato realizzato presso due Istituti scolastici di Pisa all’interno del Protocollo Pisa città che mangia Sano in collaborazione con l’Associazione “La vita oltre lo specchio” Onlus. Il progetto, che ha coinvolto 271 ragazzi tra gli 11 e i 13 anni, si è svolto con un piano di intervento a più livelli che, tramite incontri formativi e laboratori sensoriali, ha coinvolto sia i ragazzi che gli insegnanti sul tema dell’alimentazione nei suoi diversi aspetti biologici, psicologici (emotivi), edonistici (attraverso l’utilizzo dei sensi) e culturali. Per verificare l’efficacia dell’intervento sono stati somministrati agli alunni dei questionari in entrata e in uscita che indagavano abitudini alimentari, importanza della sensorialità e delle emozioni nel rapporto con il cibo, riconoscimento della fame biologica, credenze relative all’alimentazione derivanti dai Social Media. La partecipazione al progetto è risultata molto gradita da parte dei ragazzi, e ha risposto agli obiettivi prefissati. Il lavoro svolto può rappresentare un punto di partenza per la realizzazione di un intervento di prevenzione più ampio, coinvolgendo anche le famiglie quali primo esempio per i ragazzi per seguire un corretto stile di vita