International audienceIl punto di partenza della mia riflessione sono due passaggi del Timeo di Platone, estratti dal lungo discorso relativo alla formazione del corpo umano. Nel primo (Tim.75d-e) Platone espone l'idea di una incompatibilità tra « parlare » e « mangiare » identificando nella bocca il luogo stesso (e la ragione) di questa incompatibilità. Nel secondo (Tim. 72e-73a) è presentata l'idea di una voracità naturale dell'uomo, controllata unicamente grazie ad una « scappatoia » ideata dagli dei, ovvero la lunghezza degli intestini e, di conseguenza, la lentezza della digestione, che rende impossibile all'uomo di mangiare continuamente permettendogli quindi di fare qualcos'altro – in primis, dirà Platone, consacrarsi all'arte delle ...