Alcuni disegni e notazioni dal vero del corpus grafico di Giuseppe Piermarini conservato nella Biblioteca Comunale di Foligno rimandano, per la grafia e il carattere della rappresentazione, ai due taccuini tascabili, già noti agli studiosi, che l'architetto compilava come prontuari, archivi mnemonici. L'ipotesi è che questi fogli - qui analizzati singolarmente per soggetti trattati - costituiscano frammenti di un terzo taccuino non rilegato